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- Via della Ragnaia
- fino al 1836 si chiamava vicolo del Ciampi, poi le fu assegnato il nome attuale che in precedenza indicava una parte della via delle Spianate e precisamente quella comprendente le attuali via Magagnini, via Del Corona e il tratto di Corso Amedeo fino a via dell'Origine. Il nome Ragnaia era quello di un podere a cui la strada portava e a sua volta alludeva alle reti da caccia che venivano tese fra gli alberi di questo podere.
- Via dei Ramai
- zona Picchianti.
- Via Giovanni Randaccio
- combattente della prima guerra mondiale (1884 - 1917), medaglia d'oro al valor militare . La strada ha questo nome dal 1934, anno in cui fu realizzata.
- Via Giuseppe Ravizza
- primo ideatore della macchina da scrivere (Suno, 1811 - villa del Limoncino a Livorno, 1885). Dal 1857 al 1927 si chiamava via della Palazzetta Comunale, in riferimento ad un piccolo edificio che il comune acquistò nel 1857 in un'asta pubblica e vendette nel 1867, e che si trovava all'angolo di questa strada con via del Mare. Per un breve periodo di tempo la strada si chiamerà anche via della Palazzetta della Comunità, poi nel 1927 ebbe il nome attuale.
- Via Gastone Razzaguta
- scrittore e pittore (Livorno, 1890 - 1950). La strada fu realizzata nel 1961 sui terreni di proprietà della famiglia Vignoli e per questo si chiamava inizialmente via Vignoli. Poi nel 1970 ebbe il nome attuale.
- Spiazzo
Alberto
Razzauti
- Via Francesco Redi
- in origine parte di via delle Siepi, ebbe il nome attuale nel 1966.
- Scali del Refugio
- prende nome da una Casa Pia denominata Refugio, costruita nel 1755; prima del 1784 si chiamarono scali dei Domenicani. Indicazione del 1784 circa: Dal ponte di faccia alla porta del Forte San Marco, lungo la Chiesa di Santa Caterina sul fosso fino al piccolo ponte che divide il fosso detto dei Lavatoi.
- Via delle Regate
- fu realizzata nel 1970 e così chiamata in ricordo delle vittorie dei canottieri livornesi nel 1929 (quarto campionato italiano e terzo europeo).
- Via
Remota
- Piazza della Repubblica
- dopo aver demolito il ponte a Pisa, la piazza fu costruita nel 1844 dall'architetto Luigi Bettarini con una grande volta sul Fosso Reale e per questo il primo nome fu piazza del Voltone. Dal 1850 al 1859 fu chiamata piazza dei Granduchi dalle due grandi statue dei granduchi Ferdinando III e Leopoldo II commissionate il 27 gennaio 1832, realizzate da Francesco Pozzi e Paolo Emilio Demi e qui collocate nel 1848. La statua di Leopoldo II (collocata il 6 giugno) fu danneggiata durante i moti del 1848 e rimossa il 7 maggio 1849; il 5 novembre dello stesso anno fu incaricato lo scultore Emilio Santarelli di realizzarne un'altra che fu collocata al posto di quella vecchia. La vecchia statua fu ritrovata nel 1958 e collocata in piazza Venti settembre. Il 20 agosto 1859 la piazza fu rinominata piazza Carlo Alberto fino al 2 giugno 1946 quando ebbe il nome attuale. La piazza fu sempre comunemente nota come Voltone o piazza del Voltone.
- Diga
Rettilinea
- Via Ricasoli
- intitolata a Bettino Ricasoli, fino al 1859 si chiamava via Leopolda o borgo San Leopoldo e comprendeva anche l'attuale via Marradi. Il 2 dicembre 1854 fu unita alla vecchia via delle Ville (attuali via Borsi e via Cambini) e prolungata fino a via Calzabigi. Nel 1923 il tratto fra corso Mazzini e via Mameli fu chiamato via Giovanni Marradi.
- Via Giuliano Ricci
- scrittore (1803 - 1848). La strada ebbe questo nome il 2 maggio 1911.
- Via Augusto Righi
- fisico (Bologna, 1850 - 1921). La strada ebbe questo nome nel 1960, anno in cui fu realizzata.
- Via Eugenio Rignano
- biologo (1870 - 1930). La strada ebbe questo nome nel 1966.
- Vicolo delle Rimesse
- ebbe questo nome nel 1846.
- Via del Riposo
- ha questo nome dal 1845, anno in cui fu realizzata dietro la chiesa di San Giuseppe, costruita nel 1842).
- Erta dei Risicatori
- faceva parte degli scomparsi scali del Piaggione (dal 1898 inclusi in viale Caprera per l'interramento del fosso) ed ebbe il nome attuale nel 1960. I "risicatori" erano delle associazioni remiere costituite con lo scopo di salvare gli equipaggi delle navi in difficoltà ma soprattutto per disputarsi il diritto di trasportare a terra per primi il carico delle navi.
- Largo
dei Risicatori
- Viale del Risorgimento
- inizialmente fu chiamata viale degli Acquedotti, poi dal 20 dicembre 1900 si chiamò viale Regina Elena fino al 1946, quando ebbe il nome attuale.
- Via
delle Robinie
- Via Giorgio Rodocanacchi
- ufficiale della Regia Marina che il 31 dicembre 1941 affondò con la sua nave durante una battaglia navale. La strada si chiama così dal 1947, in precedenza non aveva nome.
- Via Roma
- in
origine si chiamava via per Antignano
e Maremma, poi nuova via Maremmana
o semplicemente via Maremmana. Nel
1776 è attestata come via
vicinale mentre nel 1792 fu classificata come via comunitativa
(cioè "comunale"). Nel 1835 fu chiamata via della Barriera
Maremmana e nel 1840 via di Montenero e poi via
vecchia di Montenero. Il 24 maggio 1888 ebbe il nome attuale, esteso
fino all'incrocio con viale Nazario
Sauro dove l'anno successivo fu costruita
la Barriera Roma a causa dell'allargamento
della cinta daziaria.
Indicazione del 1781: strada numero 20 fra la via delle Spianate o sia fra il ponte de' Lami e la già cappellina del Castinelli luogo detto il Fanale sulla via di Montenero.
- Via Gian Domenico Romagnosi
- ebbe questo nome nel 1972.
- Rombolino
- località posta in prossimità dell'incontro tra le attuali via di Salviano, via Giuseppe Cambini, via della Padula e via Carlo Campioni. Prende nome da un antico podere che dal XVII secolo circa fino alla metà del XIX secolo si chiamava Romolino, a sua volta così definito dal nome del proprietario Romolo Cremoni.
- Via Gugliemo Romiti
- anatomista (Pisa, 1850 - Carrara, 1936). La strada fece parte di via del Castellaccio fino al 21 aprile 1954, quando ebbe il nome attuale.
- Porticciolo
del Romito
- Via della Rondinella
- fu realizzata nel 1847, insieme alle vicine via Fiorenza e via Bernardina, su commissione dello Scrittoio delle Regie Fabbriche.
- Via
Ferruccio
Rontini
- Via Rosa dei venti
Via Rosa del Tirreno- realizzata nel 1953, ebbe questo nome nel 1958. Il nme si riferisca ad una moneta emessa dalla zecca di Firenze e destinata a Livorno negli anni fra il 1665 e il 1726.
- Scali Rosciano
- prende nome dal Palazzo Rosciano, costruito nel 1672 da Giuseppe Rosciano, ricco commerciante di cereali.
- Via del Rosmarino
- ha questo nome dal 5 febbraio 1966.
- Via
Antonio Rosmini
- Largo Fratelli Rosselli
- il largo fu realizzato con la demolizione del Mulino a vento e ampliato nel 1952, anno in cui ebbe il nome attuale. Nel 1956 fu posta qui la nuova statua del Villano realizzata da Vitaliano De Angelis e Giulio Guiggi.
- Via Donato Rossetti
- scienziato (1633 - 1685). La strada ebbe questo nome il 24 febbraio 1931.
- Via Ernesto Rossi
- già
facente parte di via della Pace, allungata
fino a corso Amedeo nel 1845 ebbe il nome attuale
nel 1898.
Fino al 1843
si chiamava via Malenchini.
Indicazione del 1846: dal Corso reale alla piazza del Casone braccia 775.
- Via Rossini
- prendeva nome dal teatro intitolato a Gioacchino Rossini, costruito nel 1839 fra questa strada e le attuali via dei Fulgidi e via dei Carabinieri. Nel teatro ebbe sde l'Accademia dei Fugidi e fu distrutto dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.
- Rotonda d'Ardenza
- il piazzale fu sistemato a pineta nel 1840 e inizialmente si chiamò piazzale della Torre, dalla presenza di una torre medicea di forma quadrangolare costruita nel 1595 per la sorveglianza costiera. La torre si trovava nei pressi del ponte a tre luci denominato Tre Ponti, costruito nel 1898, e fu poi distrutta dai tedeschi in ritirata nel 1944.
- Via
Luigi Russo
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