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Stradario
di Livorno



 
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L

Via Giorgio La Pira

La Rotonda (Ardenza)

Via Antonio Labriola
la strada ebbe questo nome nel 1958, anno in cui fu realizzata. Dal 1954 al 1958 fu dato il nome di Labriola all'attuale via Cogorano.

Via Lamarmora
intitolata al generale Alessandro La Marmora il 22 agosto 1863. Dal dal 24 aprile 1838, anno in cui fu realizzata, si chiamava via Carolina, dal nome della figlia primogenita di Leopoldo II.

Via Raffaello Lambruschini
fu realizzata nel 1971 ed ebbe questo nome il 14 febbraio 1972.

Via Aurelio Lampredi
progettista Ferrari (Livorno, 1917 - 1989).

Via dei Lanzi
strada realizzata dopo il 1828, con la demolizione di parte del Casone presidiato dai Lanzi (da cui il nome). Fu unita a via dei Carabinieri col nome di via delle Due rampe, perché alle due estremità  della strada si trovava una rampa che saliva al Bastione del Casone. Nel 1901 faceva parte di via Reale, insieme all'attuale via Crispi. Ai Lanzi era intitolata un'osteria in via San Giovanni, fin dal 1784.

La Rosa (rione)
il toponimo è attestato fin dal 1686 e si riferiva ad una fattoria appartenente agli eredi di Francesco La Rosa situata, lungo via dell'Ardenza (allora strada di Montenero) e sulla sponda del rio Felciaio (nella zona del rione attuale, sorto nel 1960). Verso il 1843 qui fu la Villa Lloyd che si disse anch'essa La Rosa.
 
Via delle Lastre
ebbe questo nome dopo il 1846 con riferimento al deposito di pietre per lastricare le strade.

Piazza Giovanni Maria Lavagna
matematico (Livorno, 27 gennaio 1812 - Pisa, 9 aprile 1870), cfr. [12]. La piazza ebbe questo nome nel 1927, in precedenza era nota come piazza Napoli.

Vicolo delle Lavandaie
si chiama così dal 1845.

Via del Lavoro
ebbe questo nome nel 1873, anno in cui fu realizzata.

Via Lazio
fu realizzata nel 1959 e così chiamata nel 1960.

Le Corti (località)

Le Gore (località)

Le Sughere (località)

Via della Lecceta
prima del 1846 comprendeva anche la via delle Vignacce (dal nome di una località che attraversava).

Leccia (rione)

Via della Leccia

Via Silvestro Lega
ha questo nome da 27 gennaio 1960.

Piazza Legnami
da prima del 1819 si chiamava piazza San Marco con rifeimento alla porta, dedicata a questo santo, che si qui trovava.

Via Adriano Lemmi
patriota e gran maestro della massoneria italiana (Livorno, 30 aprile 1822 - Firenze, 23 maggio 1906). La strada ebbe questo nome nel 1960.

Via del Leone
in origine si chiamava via degli Ammazzatoi per la presenza dei macelli che servivano il quartiere, poi verso il 1846 ebbe il nome attuale, con riferimento alla statua del leone alato collocato sulla vicina Porta San Marco.

Via Giacomo Leopardi
ebbe questo nome nel 1972.

Via Lepanto
in origine si chiamava strada traversa del Lazzeretto, poi nel 1857 fu chiamata viottolone Lloyd (o semplicemente Viottolone) fino al 13 giugno 1899, quando ebbe il nome attuale.

Via di Levante
si chiama così dal 4 dicembre 1970.
 
Piazza Aldo Li Gobbi
radiotelegrafista partigiano (1918 - 1944), morì torturato dai nazifascisti.

Via Libeccio

Viale della Libertà
fu realizzata nel 1927 sul terreno già appartenente alla Villa Fabbricotti e chiamata viale XXVIII ottobre in riferimento alla data della marcia su Roma. Il 5 agosto 1943 questo nome fu cancellato e la strada fece parte di via Marradi fino al 29 maggio 1945, quando ebbe il nome attuale in riferimento alla liberazione dal nazi-fascismo.

Via Liguria
ebbe questo nome nel 1964.

Via Paolo Lilla
urologo (1881 - 1950) e presidente della Società  Italiana di Urologia dal 1938 al 1940. Nel 1927 fondò all'ospedale di Livorno il primo reparto di urologia della Toscana e lo diresse fino all'anno della morte. Da prima del 1865 al 1951 si chiamava via Curtatone, poi il vecchio nome fu aggiunto all'attuale via Curtatone e Montanara e la strada prese il nome attuale perché Lilla abitò qui.

Via del Limoncino
ufficialmente si chiama così dal 21 luglio 1958 ma è un nome antico e si riferisce alla località  a cui conduce la strada. In questa località  visse fino alla morte Giuseppe Ravizza, l'ideatore della macchina da scrivere.

Limone
località appartenuta ai Della Gherardesca, vicina al colle La Poggia, sito di un antico villaggio e di una pieve dedidcata a San Giovanni, entrambi scomparsi. Da qui partiva l'acquedotto per Livorno costruito dai Medici nel 1606, rimasto in funzione per due secoli. Il toponimo è attestato fin dal 949.

Via del Littorale
In origine partiva dalla Porta dei Cappuccini (attuale piazza Giovine Italia) e correva lungo la linea di costa. Intorno al 1705 il tratto dal Romito verso sud fino al torrente Chioma si chiamò via delle Due vie, perché da essa si staccavano due strade che si addentravano nelle colline dell'interno (Castellaccio, Montenero, Valle del Chioma). Mentre la strada continuava ad attraversare il rio Ardenza in corrispondenza di un guado citato nei documenti come "passo a collo" o "sia senza barca", nel 1799 fu realizzato il ponte sul botro delle Carrozze, poco a nord dell'attuale piazza Bartolommei, ad Antignano. Fra il 1835 e il 1839 la strada fu ampliata, il tracciato fu rettificato in corrispondenza di Antignano e la lunghezza estesa fino a Vada. In seguito la denominazione fu restrinta al tratto compreso fra il viale Boccaccio e il torrente Chioma (cioè comprensiva delle attuali via dell'Ardenza e via Mondolfi) e infine nel 1954 fu restrinta ancora all'estensione attuale.
Indicazione del 1841: strada regia del Littorale; dal piazzale esterno della Barriera Maremmana, varca il rio Maggiore e il torrente Ardenza, il paese, per Banditella, rasenta Antignano, dalla torre del Boccale e Calafuria sul ponte di Calignaia presso la torre del Romito sopra il rio di Quercianella, al confine di Rosignano, in mezzo al ponte della Chioma: braccia 13515, larga braccia 12.

Via Augusto Liverani
educatore (1858 - 1929). La strada ebbe questo nome nel 1960, in precedenza fece parte di via Gramsci.

Via della Livornina

Via Llewelyn Lloyd
pittore (Livorno, 1879 - Firenze, 1949). La strada ha questo nome dal 1960.

Via Lombardia

Via de L'Ongrilli

Via Sabatino Lopez
drammaturgo (Livorno, 1861 - 1951). La strada ebbe questo nome nel 1952.

Via Carlo Lorenzini
E' lo scrittore Collodi. La strada ebbe questo nome nel 1960.

Via Alessandro Lotti
violinista (1898 - 1950). La strada ebbe questo nome nel 1967, anno in cui fu realizzata.

Via Dino Lugetti

Via Giovan Battista Lulli
si chiama così dal 1960.

Via Astolfo Lunardi
partigiano caduto nel 1944, già combattente nella prima guerra mondiale. La strada ebbe questo nome nel 1947, in precedenza era anonima.

Piazza del Luogo Pio
si chiamava piazza o piazzetta del Pallone da prima del 1784, poi degli Ammazzatoi, per la vicinanza ai Macelli Pubblici e infine ebbe il nome attuale. Il nome si riferisce sia alle Case Pie, due edifici realizzati nel 1682 per i mendicanti, poi fusi in un unico stabile, sia alla chiesa dell'Assunzione di Maria costruita nel 1714. Dopo le devastazioni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale la piazza è stata ampliata sgombrando le macerie degli edifici distrutti.

Lupi
località posta su quella che un tempo era la sponda del Sinus Pisanus, la grande insenatura che si trovava tra Pisa e Livorno.Il nome è quello della famiglia proprietaria del podere e della villa che si trovava qui (intorno al 1760 il proprietario era Giovanni Francesco Lupi). Secondo un'indicazione dell'epoca, il podere si trovava in una lingua di terreno tra la via Pisana e la cosiddetta via Fonda, una volta Porto Pisano, località Poggetto di Santo Stefano. Il nome passò poi dalla villa al gruppo di case che furono qui costruite e infine al nuovo cimitero comunale costruito nel 1804 che ancora oggi viene chiamato popolarmente "cimitero dei Lupi" o "I Lupi".

Via Umberto Lusena
partigiano ucciso alle catacombe romane nel 1944. La strada ebbe questo nome nel 1949, in precedenza era anonima

Via Lussemburgo

Via Martin Lutero

Via Luigi Luzzati
economista e sociologo (Venezia, 1841 - Roma, 1927). La strada ha questo nome dal 1958, anno in cui fu realizzata. In precedenza l'attuale via Giacomo Puccini era stata dedicata a Luzzatti, fra il 1912 e il 1927.

 
 
IL QUINTO MORO
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