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Stradario
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Via dell'O.N.U.

Via Guglielmo Oberdan
da prima del 1828 si chiamava via del Ponte de' Lami, poi fece parte di via dell'Origine e dal 1836 fu chiamata via delle Spianate fino al 14 settembre 1916, quando ebbe il nome attuale. Con il termine "spianate" veniva indicato il territorio attorno alla città dove era proibito edificare. A circa 800 metri dalle mura vennero poste delle guglie che indicavano la gittata massima dei cannoni posti sulle mura stesse e la via delle Spianate era la strada che toccava quelle guglie.

Via Olanda

Scali Olandesi
furono realizzati nel 1857 in seguito alla rettifica del tracciato del Fosso Reale ed ebbero il nome attuale nel 1866. Nel 1923 furono chiamati scali Ugo Botti, dal nome di uno squadrista fascista (1902 - 1921). Il 5 agosto 1943 furono rinominati scali Antonio Benci, dal nome della scuole elementare qui esistente dal 1893 e il 29 maggio 1945 fu ripristinato il vecchio nome di scali degli Olandesi che ricorda la qui esistente chiesa della congregazione olandese-alemanna. La congregazione esiste dal 1600, la chiesa fu costruita nel 1864 e il cimitero fu situato prima presso la chiesa di San Giuseppe (nel 1683) e poi dal 1840 in via Mastacchi presso l'incrocio con via Firenze, accanto al cimitero greco ortodosso.

Via degli Oleandri
ha questo nome dal 1953, anno in cui fu realizzata.

Via degli Oleastri

Via dell'Olivara

Via dell'Olmo
il 9 gennaio 1872 ebbe il nome attuale, in precedenza faceva parte di via dei Condotti Vecchi. Anche l'ultimo tratto di via dell'Angiolo si chiamava da prima del 1784 via dell'Olmo.

Via Ombrosa

Origine (rione)
da prima del 1694 era detto Origine un gruppo di case che non aveva la qualifica di borgo perché non aveva una chiesa. Si trovava intorno alla biforcazione dell'attuale via dell'Origine nelle vie De' Tivoli e Bonomo. Qui si trovava anche la villa Funaro (poi Lemach) e il piccolo ponte dell'Origine.

Via dell'Origine
In origine la strada fece parte della via vicinale di Coteto, poi nel 1780 fu costruita una cappella nella villa Lemach e per questo la strada divenne comunitativa ed ebbe il nome attuale. Comprese anche il tratto fra piazza Venti settembre e corso Amedeo, che nel 1836 fu chamato via delle Spianate (attuale via Guglielmo Oberdan). Nel 1837 via dell'Origine fu chiamata anche via delle Colonne.

Via dell'Oriolino
prima del 1846 si chiamava via del Corallo, dal nome del torrente che qui scorreva; poi ebbe il nome attuale. Un'osteria dell'Oriolino nel 1783 si trovava in via dei Cavalieri lato piazza Guerrazzi.

Via Beppe Orlandi
attore vernacolare.

Calata Orlando

Piazza Luigi Orlando
ingegnere navale (1814 - 1896) e patriota. La piazza ebbe il nome attuale nel 1896, in precedenza si chiamava piazza Bellavista. Qui si trova il monumento a Luigi Orlando realizzato nel 1898 da Lio Gangeri. La porta a mare fu costruita nel 1835 e demolita nel 1890; si trovava sul canale dei Lazzeretti, in linea con corso Mazzini, accanto al cinema all'aperto. Accanto alla porta, sulla spalletta del canale erano collocati i delfini di ghisa che dopo la demolizione furono trasferiti alla Barriera Regina Margherita e poi sugli scali Novi Lena, finché nel 1955 furono definitivamente installati al porticciolo d'Ardenza.

Via Salvatore Orlando
ingegnere navale (1856 - 1926). La strada ebbe questo nome il 26 febbraio 1936.

Via Vittorio Emanuele Orlando
ebbe questo nome nel 1953, in precedenza fu intitolata ad Orlando l'attuale via Leonardo Cambini, dal 1918 al 1927.

Viale Giuseppe Orosi
chimico (1815 - 1875). Ha questo nome dal 1927.

Via Pietro Orsilago

Via delle Ortensie
ha questo nome dal 1972.

Via Ostro

Via Federico Antonio Ozanam
storico e filosofo (Milano, 1813 - Marsiglia, 1853) che soggiornò in una casa di questa strada. Da prima del 1840 si chiamava via dei Giardini, poi nel 1927 fu intitolata a Nazzareno Giovannucci (Prezza, 10 febbraio 1904 - Livorno, 1924), cofondatore del Fascio di Livorno ucciso in un agguato. Nel 1943 fu ripristinato il vecchio nome di via dei Giardini e nel 1953 ebbe il nome attuale. Il nome via dei Giardini faceva riferimento ad un'antica villa appartenuta ai Medici, poi ai Sampieri e ai Niccolai Gamba, detta Villa del Giardino, a sua volta così chiamata dalla località Giardino, qui attestata fin dal 1537. In questa villa soggiornà il poeta Tobias Smollett dal 1769 al 1771 quando morì. Nel 1839 il percorso della via del Littorale fu spostato verso il mare e il tratto abbandonato venne venduto alla famiglia Gamba, per cui la villa che una volta era a ovest della via Aurelia, ora si trova a est.
Indicazione del 1845:
questo era il percorso dela strada che dalla villa portava in città: Villa Sampieri, villa dei signori Gerbault, poi dalla torretta di Ardenza (attuale Rotonda di Ardenza) al ponte di Santa Lucia (attuale inizio di via dei Pensieri dal viale Italia), lazzeretto di San Leopoldo (attuale Accademia Navale), poi ponte che va ai Cavalleggeri (viale Italia all'altezza degli attuali Bagni Pancaldi), poi Campaccio dei turchi, ponte del Mulinaccio fino alla capanna di Bellano (il campaccio, il ponte e la capanna si trovavano nel tratto di viale Italia compreso fra la Terrazza e il cantiere navale), lungo i terrapieni del primo lazzeretto (l'attuale cantiere navale), alla porta dei Cappuccini (attuale piazza Giovine Italia).


 
 
IL QUINTO MORO
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