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COSI'
NACQUE LA CITTA' MURATA
Nascita della Fortezza Vecchia. Livorno nel Medioevo. di Cinzia Jelencovich ![]() In un quadro di vivace realtà economica, nel Mille si instaura il processo di incastellamento sebbene, oltre ad essere più tardivo di circa un secolo rispetto alle circoscrizioni dell’Italia settentrionale, risulti poco influente sull’organizzazione territoriale: i preesistenti impianti insediativi definiti dalla razionalizzazione degli spazi rurali strutturati in base alla proprietà agraria, permangono immutati nelle loro caratteristiche di abitati sparsi in forma di cascinali di campagna, ville, borghi, villaggi a maglie larghe e villaggi aperti non fortificati che dipendono socialmente dalla struttura della cura d’anime, in un controllo del territorio gestito dagli enti ecclesiastici e dalle pievanie. La consolidata struttura organizzativa dei pievanati non viene influenzata dai castelli signorili: le chiese battesimali rimangono nella loro ubicazione originaria senza subire attrazione da parte dei centri incastellati, restandone esterne. La fondazione di nuovi monasteri, correlata non solo all’impulso religioso quanto all’affermazione sociale e politica delle casate detentrici, viene ad assumere un ruolo prioritario nel controllo politico dei beni fiscali: i cenobi agevolano la costruzione di forme signorili di potere territoriale e, rappresentando un punto di riferimento per la popolazione locale, rafforzano l’affermazione sociale della casata stessa. Solamente sul versante orientale dei monti livornesi si assiste ad una riutilizzazione della strutturazione preromana in un ciclo di “recupero dell’impianto dell’antropizzazione”: tra i centri fortificati alcuni palesano un assetto urbanistico definito dalla funzione di rifugio temporaneo (come Castell’Anselmo in Val di Tora), altri di nuclei stabilmente abitati (quali Rosignano e Parrana), ma in ogni caso non costituiscono elemento cardine né per il potere signorile né per il paesaggio, configurandosi quale una delle molteplici forme di insediamento sul territorio. ![]() Nel secolo XI il Castrum et Curteme Livorna presenta a difesa sul mare l’imponente torre cilindrica in muratura mista del Mastio di Matilde. Il sistema di fortificazione si struttura nel sec. XIV attorno all’edificazione di nuove torri: nel 1304 viene eretta a protezione della Cala Liburnica la Lanterna su progetto della scuola di Nicola Pisano, vengono restaurate le due torri del Magnale e delle Formìcis a protezione dell’accesso a Porto Pisano e nel 1377 viene costruita la Cittadella della Quadratura dei Pisani. ![]() La Cala Liburnica modifica per la prima volta la sua originaria morfologia rocciosa per convenire alle nuove esigenze portuali e di difesa militare: le discontinuità naturali delle scogliere vengono regolarizzate con l’edificazione di banchine quadrangolari. |
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Edizione
IL QUINTO MORO
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