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IL PERICOLO
CHE VENIVA DAL MARE
Visita a Castel Sonnino. di Francesco Difonzo La
costa livornese, meta di relax, ardite nuotate,
immersioni e tintarella, non era così
tranquilla agli inizi del 1500.
E' una domenica pomeriggio qualunque dell'estate 1531…la piccola Darsena labronica, passata di mano ai Genovesi e poi venduta ai Fiorentini per 100.000 fiorini d'oro, è al centro di importanti rinnovamenti. Cosimo I dei Medici, ha le idee ben chiare e di certo non perde tempo. Il primo granduca di Toscana ha dato il via ad una serie di grandi opere infrastrutturali che porteranno questo piccolo scalo a diventare uno dei più grandi porti del Mediterraneo. Oggi per l'appunto è festa e non dovendo scaricare pesanti sacchi di spezie dalle golette ormeggiate nel pic- colo porticciolo dei genovesi (attuale via del porticciolo) abbiamo deciso di passare una bella giornata fuori dalle porte della Fortezza di Livorno (Fortezza Vecchia che in quell'anno era proprio in fase di ultimazione). La moglie è già sul carretto che brontola mentre i bimbi piangono. “Via, boni... siamo pronti... Si va ar mare”. Arrivati alla prima spiaggia lascio il cavallo in doppia fila e ci stendiamo sulla riva per il meritato riposo. Non faccio in tempo a sdraiarmi che dal mare all'improvviso spuntano orde di pirati saraceni armati fino ai denti. Sono scuri in volto e parlano una lingua incomprensibile. Non sentono ragioni. Ci prendono e ci portano via in catene senza tante storie, probabilmente se ci va bene ci venderanno come schiavi… che bella giornatina, questa domenica del 1531. Fu così che nel 1532 Cosimo I, edificò sulla vecchia torre del '200 il Castello del Romito, una imponente costruzione facente parte di un sistema di torri e fortificazioni di avvistamento per la difesa della costa livornese. Non contento, nel 1562 fondò anche l'ordine dei Cavalieri di Santo Stefano con il compito di difendere le coste dalle scorribande dei bellicosi Mori. Cosimo III successivamente riprese la struttura edificando il grande bastione dove collocò anche le cannoniere in difesa dai nemici. Nel 1852 il Granducato di Toscana ormai potendo garantire una felice balneazione ai propri cittadini decise di vendere il Castello che, dopo diversi passaggi di mano, venne acquistato nel 1895 dall'allora ministro degli esteri Sidney Sonnino da cui prese il nome. |
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Edizione
IL QUINTO MORO
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