A
mio padre
Vedi
caro padre
che non sono un poeta?
So far ridere e scherzare
come meglio sapevi far tu
ma ora che non ci sei
non so piangere in versi.
Ma dentro
oh si
nel più dentro
cè un ruscello
che scorre.
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Mamma
Hai
reclinato il capo sul guanciale
e ho visto gli occhi ed il respiro spenti
vinta allestremo da un feroce male
sopportato fin lì senza lamenti.
Per tutti noi sei stata eccezionale
e spero che lassù, spinta dai venti,
la mia voce di figlio, tale e quale,
tarrivi in un sospiro. Se mi senti,
poiché non ho che il verso dei poeti
certo non alto, forse il più modesto,
vorrei che queste rime scritte in pianto,
fossero celebrate dagli esteti
siccome, mamma, io non ho che questo
per dirti ancora che mi manchi tanto
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