Ranieri
Simone Francesco Maria de Calzabigi (1714 - 1795) nacque
a Livorno, dove probabilmente studiò, perfezionandosi
a Pisa.
Col nome di Liburno Drepanio fu membro dell'Accademia
Etrusca di Cortona e dell'Arcadia. Prestò servizio
in un ministero a Napoli, dove fu coinvolto in un processo
per veneficio, cioè omicidio a mezzo di veleno.
Per questo motivo lasciò Napoli per recarsi a Parigi
dove conobbe Giacomo Casanova, del quale divenne amico
e che lo aiutò ad affinare le sue arti amatorie.
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Introdusse alla corte del re di Francia un gioco già
praticato a Genova e a Livorno dove, nel 1749, sotto
le logge della Dogana, aveva avuto luogo la prima
estrazione. Il Calzabigi perfezionò il lotto
e lo vendette al re di Francia per fargli riempire
le casse dello stato.
A Parigi scrisse la "Lulliade", poema eroicomico,
parodia della carriera di Jean Baptiste Lully, vale
a dire il fiorentino Gianbattista Lulli, ballerino
e compositore del Re Sole, collaboratore di Molière,
padrone del melodramma d'oltralpe, poi naturalizzato
francese.
La "Lulliade" allude alla Querelle des Bouffons,
la guerra dei buffoni, cioè la controversia
fra la freschezza della musica del Pergolesi e l'artificiosità
del Lully. Tale polemica divise in due Parigi e contrappose
gli enciclopedisti ai sostenitori del re.
Nel 1755 Calzabigi pubblicò una ristampa dei
lavori dell'amico Pietro Metastasio. Dalla Francia
passò a Vienna, dove conobbe C.W.Gluck - operista,
esponente del classicismo, ispiratore di Salieri e
di Mozart - per il quale scrisse i più importanti
libretti. "Orfeo ed Euridice", "Alceste"
e "Paride ed Elena"
Calzabigi si pone come innovatore, sia lui sia il
Metastasio possono essere ricondotti alla stessa radice
culturale, il classicismo, prima arcadico e poi illuminista,
che sottomette la musica alla poesia.
Dopo Vienna, Calzabigi si recò nuovamente a
Napoli, dove concluse la sua vita. |
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