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Il
Maestro Pietro Mascagni
di Patrizia Poli
Pietro
Mascagni (1863 - 1945) era nato in piazza delle
Erbe, suo padre aveva un'avviata panetteria
sotto casa ed era molto conosciuto a Livorno.
Alto, dinoccolato, sempre rasato, con l'aria
da ragazzo, gli occhi chiari, il ciuffo ribelle,
Pietro aveva un'anima labronica spontanea, immediata,
incapace di tacere e poco diplomatica. Oscillava
fra l'entusiasmo e l'abbattimento, l'euforia
e la malinconia. Per tutta la vita si mostrò
esuberante, lottando per non far trapelare la
tristezza, il malumore.
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Suo
padre non fu contento quando decise di dedicarsi completamente
alla musica e s'iscrisse al conservatorio di Milano,
dove divise una stanza con Giacomo Puccini, contribuendo
a creare, forse, l'atmosfera goliardica e l'ambiente
che furono d'ispirazione per la "Boheme".
In conservatorio si trovò male, seguiva i corsi
con irregolarità, ebbe a ridire col direttore
Ponchielli, alla fine se ne andò e cominciò
a lavorare come direttore d'orchestra in giro per l'Italia
finché non gli fu offerto un posto fisso a Cerignola.
Nel 1888 s'iscrisse a un concorso, indetto dalla casa
editrice Sonzogno, per un'opera in un singolo atto.
Chiese la collaborazione dell'amico Giovanni Targioni
Tozzetti e di Guido Menasci, che riadattarono un dramma
tratto dalla novella "Cavalleria Rusticana"
di Verga L'opera fu terminata il giorno della scadenza
del concorso e vinse su 73 partecipanti. Fu un successo
immenso, ripetuto in ogni teatro in cui fu presentata
e mai più uguagliato da nessuna opera successiva,
né "Iris", né "L'amico
Fritz", né "Le Maschere" etc.
Peccato che Verga accusò Mascagni di plagio,
vinse la causa e ottenne un forte risarcimento.
"Cavalleria Rusticana" è la prima opera
musicale verista a pieno titolo, della "Giovane
scuola italiana" - come "I Pagliacci"
di Leoncavallo e la "Boheme" pucciniana -
laddove le altre opere mascagnane sono, prima vagamente
decadenti, secondo il gusto dell'epoca, poi espressioniste,
soggettive, tese a riprodurre la realtà con gli
occhi dell'anima. La sua musica è definita esasperata
perché ricca di acuti e di declamato.
Mascagni morì nella camera del suo albergo a
Roma, nel 51 il suo corpo fu traslato al cimitero della
Misericordia, dove si può ammirare il mausoleo.
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Omaggio
a Mascagni: IRIS, Inno al Sole
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- Ricordo
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- Tributo
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