Mestieri di un tempo:
Gli arrotini
a cura di Fabio Marcaccini




"Arro-tinooo... Arro-tinooo...". E' così che erano abituati ad annunciare il loro arrivo, spesso da paesi a nord, anche molto lontani da Livorno, per richiamare l'attenzione della gente a casa.

I primi si muovevano con un "trespolo" spinto a mano che, grazie ad una mola girevole azionata da un pedale, consentiva all'arrotino di affilare forbici e coltelli alle donne e temperini e rasoi da barba, agli uomini.

Con il passare del tempo, i più ingegnosi, per muoversi meglio, applicarono a biciclette e motorette modifiche in grado di reggere la mola (di dimensioni inferiori) per potersi muovere meglio e più velocemente, coprire una zona di lavoro maggiore e, così facendo, aumentare i propri guadagni visto che, per ogni arrotatura, si guadagnavano davvero pochi soldi.


 
 
 

IL QUINTOMORO
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