Domenico
Vecchioni
Chi ha assassinato Rasputin?
Domenico
Vecchioni
Chi ha assassinato Rasputin?
Vita, sesso e miracoli
del diavolo santo
Pag. 190 - Euro 16,00
Ginevra
Bentivoglio Editoria |
Domenico
Vecchioni è un ex diplomatico di carriera che
da tempo si dedica alla divulgazione storica, confezionando
agili saggi su personaggi popolari come Evita Peron,
Raúl Castro, Pol Pot, Raoul Wallenberg, sullo
spionaggio e sulla Seconda Guerra Mondiale.
Chi ha assassinato Rasputin? è un libro scritto
con il solito stile colloquiale, con pretese di serietà
scientifica, ma con taglio divulgativo, perché
risulti accessibile a un vasto pubblico. Abbiamo avvicinato
l'autore che ci ha concesso un'intervista ricca di particolari
nel corso della quale spiega la genesi del libro.
Perché un libro su Rasputin?
Sono stato affascinato dalle più recenti interpretazioni
storiche sul suo assassinio e sul ruolo politico da
lui svolto. Rasputin, cioè, sarebbe stato eliminato
nel contesto di un complotto ordito dai servizi segreti
britannici, ossessionati dalla prospettiva di una pace
separata della Russia con gli Imperi Centrali (siamo
nel dicembre 1916). Rasputin, in effetti, era un pacifista
convinto e aveva sempre cercato di impedire il coinvolgimento
dello Zar Nicola II nelle guerre balcaniche. Gli inglesi
temevano che il "diavolo santo", in sintonia
con la zarina Alessandra (di origini tedesche), alla
fine avrebbe convinto lo Zar a sganciarsi dagli Alleati.
Un abile 007 dell'MI6, Oswlad Rayner, sarebbe l'autore
del "professionale" colpo di grazia sparato
sullo Staretz, già ferito da giovani aristocratici
russi. Viene d'altra parte rivalutato il suo ruolo "politico":
pacifista appunto, contrario alle discriminazioni razziali,
preoccupato della sorte dei più poveri, critico
degli eccessi della Chiesa ufficiale, fautore della
collaborazione tra le classi ecc… Insomma finora
molti studiosi si sono fatti forse abbagliare più
dal mito che dal personaggio, in una sorta di sfasatura
storica. Rasputin non è stato la causa della
caduta della Russia imperiale, ne è stato solo
l'effetto.
In una simile biografia, fin dove arriva la realtà
storica e dove comincia la leggenda?
Difficile, in effetti, stabilire una linea netta di
separazione in un personaggio entrato da vivo nel mito
e morto in maniera conforme al mito…Certo è
che alla sua leggenda nera (corruttore di corpi e di
anime, detentore di poteri occulti, possessore delle
"forze del male"), si dovrebbero aggiungere
le sue lungimiranti visioni politiche, ancorché
espresse con la rozzezza dovuta alla sua limitata cultura
storica e politica. Se lo zar avesse seguito i suoi
consigli (sopratutto quello di non entrare nella Grande
Guerra), forse la caduta della monarchia e del paese
sarebbe stata rallentata e molti lutti sarebbero stati
risparmiati alla popolazione. Rasputin probabilmente
non era un "veggente", era solo un "visionario
politico". Aveva, cioè, capito prima degli
altri che il mondo imperiale russo stava irrimediabilmente
decadendo, gestito da un regime che non sapeva più
valutare gli eventi ed era incapace di correggere i
propri errori.
Ci sono personaggi contemporanei che possono in qualche
modo assomigliare a Rasputin? |
Rasputin
verosimilmente è un personaggio unico, irripetibile,
legato ad un determinato ambiente politico e sociale.
Certo si può considerare che appartenga alla
categoria delle éminences grises , dei consiglieri
occulti (o comunque senza incarichi specifici e ufficiali)
del potente di turno. Ma non credo esistano personaggi
animati da una personalità così straordinariamente
contraddittoria. Rasputin era convinto che non ci può
essere estasi, avvicinamento a Dio senza un sincero
pentimento. E non ci può essere pentimento senza
peccato… Quindi più si pecca, più
intenso è il pentimento che ne segue e più
facilmente ci si avvicina a Dio…Con una simile
filosofia di vita ci si predispone alle peggiori aberrazioni
per poi salire più in alto nell'estasi divina…
Ci parli dei suoi progetti per il futuro.
Continuare nella mia attività di divulgatore
e saggista attraverso la pubblicazione di articoli su
riviste di Storia (in particolare BBC History/Italia)
e la pubblicazione di biografie di personaggi insoliti.
Sto attualmente studiando le vicende di Felix Kersten,
il "medico del diavolo", il fisioterapista
di Himmler! Approfittando dei momenti di quasi "felicità"
del Capo delle SS dopo i suoi interventi (era la sola
persona al mondo capace di liberare Himmler dagli atroci
dolori di stomaco che gli impedivano di vivere normalmente),
Kersten riesce ad ottenere la liberazione di prigionieri
ebrei e non ebrei. Massaggiando Himmler, gli si accredita
di aver salvato 60.000 persone! |
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