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Patrizia
Poli presenta
Lo
storico Pietro
Vigo |
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Nei
nostri articoli precedenti, incentrati sulle personalità
che hanno collegato Livorno alla storia della
cultura nazionale e internazionale, abbiamo attinto
a piene mani dalla guida di Montenero di Pietro
Vigo (1818 - 1889)
Pietro Vigo era figlio di un tipografo editore
molto conosciuto a Livorno, fu scrittore, critico
letterario e professore. Insegnò con alterne
vicende soprattutto all'Accademia Navale, almeno
fino a quando essa contemplò anche l'istruzione
umanistica nei programmi. Non insegnava volentieri,
tuttavia, parendogli gli studenti maleducati e
svogliati. Si ritrovò anche alle prese
con il fallimento dell'attività ereditata
dal padre e mal gestita dal fratello e questo,
più altre fobie, lo indusse in depressione.
Negli ultimi anni della sua vita non fu lontano
dall'uscire di senno. Profondamente religioso,
fu terziario francescano.
La sua attività principale, la più
amata era, però, quella di storico. Occuparsi
di storia, per lui, significava arrestare il tempo,
riportare in vita il passato, schierare gli anni
morti "di nuovo in battaglia". Si dedicò
gratuitamente alla costruzione dell'archivio storico
cittadino, raccogliendo in due stanze preziosi
documenti un tempo sparsi in varie sedi.
La sua guida di Montenero, dove Vigo villeggiava
spesso, è una fonte pregiata, e una lettura
gustosa che ricrea il mondo ottocentesco, raccontandoci
paesaggio, cenni storici, aneddoti, itinerari,
personalità in visita, e tutto ciò
che caratterizzava, allora come adesso, quello
che Vigo stesso definisce "il ridentissimo
colle".
Alcune
Opere di Vigo
Le
danze macabre in Italia (1878);
Uguccione della Faggiuola potestà di Pisa
e di Lucca (1879);
Delle rime di fra' Guittone d'Arezzo (1879);
I Giudizi di Dio nell'Antichità (1880);
La festa dell'Assunta in Pisa nel secolo XIV (1882);
Francesco Ricciardi da Pistoia detto Ceccodèa.
Ricordi storici dal 1494 al 1550 (1882);
Carlo V in Siena nell'aprile del 1536 (1884);
Statuto inedito dell'Arte degli speziali in Pisa
nel secolo XV (1885);
Disegno della storia del Medio evo (1886);
Manuale di cronologia teorica (1886);
Una confraternita di giovanetti pistoiesi a principio
del secolo XVI (1887);
L'architetto Giovanni di Lapo e il Duomo di Firenze
(1887);
Genealogia storica ad uso delle scuole secondarie
(1888);
Statuti e Provvisioni del Castello e Comune di
Livorno (1421-1581) con altri documenti inediti
del secolo XV (1892);
Montenero (1902);
L'Ospedale di S. Antonio in Livorno e le sue fasi
fino ad oggi (1908);
Annali d'Italia (1908). |
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